martedì 23 agosto 2016

Seminario Porto 13-20 agosto 2016


Seminario Porto 13-20 agosto 2016

“Es ist egal, wo du auf der Welt deine Erfahrungen machst, solange du sie machst”
(Non importa dove tu fai esperienze nel mondo, fintanto che le fai)


Questa frase ha guidato la mia preparazione ed ha ispirato la mia settimana di formazione a Porto. Sabato 13 agosto siamo arrivati tutti alla spicciolata e ci siamo ritrovati a cena per un rapido benvenuto. Il giorno dopo, invece, sono iniziate le sessioni di lavoro: Project Management e aspetti interculturali. Il nostro gruppo era formato da tre nazioni: Germania, Austria e Italia. Non mi sono stupita, visto che la lingua di lavoro era il tedesco. Potevo scegliere lo stesso corso in lingua inglese, ma ho approfittato per unire valore aggiunto al corso di formazione con un’esposizione costante alla lingua di lavoro, che è la mia lingua di insegnamento.

14 agosto
L’inizio dei lavori è stato scandito dalla presentazione del programma, delle attività e dei contenuti interculturali. Proprio queste ultime hanno permesso ai partecipanti di diventare in pochissimo tempo un gruppo. Inutile dire che formare un team è il requisito fondamentale per scrivere un buon progetto. Lavorare in solitudine non aiuta, condividere con i colleghi le idee e le fatiche- perché scrivere un progetto sia di formazione individuale KA1 che di partenariato fra scuole KA2 richiede tempo, passione e competenze- è la premessa migliore per aspirare al successo, ovvero all’approvazione della candidatura.
Ciascuno di noi si è presentato ed ha presentato la propria scuola. Nel nostro gruppo c’erano tre dirigenti: una preside di una scuola di Lipsia, una di un istituto superiore di Vienna e infine l’ultima, trainer del corso con focus project management e preside di un liceo internazionale a Poznan, Polonia. Gli altri colleghi invece erano insegnanti di vari ordini di scuola: elementari, livello intermedio, scuola professionale , scuola tecnica, liceo coreutico-musicale, linguistico, internazionale.
Nel pomeriggio un bus ci ha portato nel cuore della città, lungo il fiume Douro, dove si affacciano da una parte le famose cantine del vino Porto e dall’altra , lungo la Ribeira, i numerosi locali, ristoranti, che sembrano scavati nella roccia. Il tour si è concluso con la visita alla prima cantina di porto, la Croft, con degustazione di vari tipi di vino e relativa spiegazione del processo di distillazione e invecchiamento.



15 agosto
Focus sui programmi europei KA1 e KA2
Entrambi devono basarsi su bisogni reali per ottenere una buona valutazione. Le parole chiave sono innovazione, rilevanza degli obiettivi, buoni strumenti di disseminazione dei risultati e durevolezza/sostenibilità (Nachhaltigkeit) del progetto all’interno della scuola. I docenti coinvolti nel progetto devono fungere da moltiplicatori all’interno dell’istituzione scolastica e trasferire  il loro know how  rinnovando la loro pratica didattica e allargandola all’intera comunità docente.
Per la KA2 sono importanti la cooperazione, l’innovazione e lo scambio di buone pratiche. Importante e la scelta del tema ed ogni anno la Commissione Europea individua un focus particolare: nel 2016 era il tema dei profughi e dei migranti e la loro integrazione.
Si passa ad analizzare il form. Ogni domanda si scompone in sottodomande ed è importante rispondere a tutte in modo chiaro e articolato. Non bisogna saltarne nessuna anche se può sembrare di aver già dato la risposta perché tutte fanno parte dell’impianto complessivo del progetto. Da quanto siamo stati precisi, chiari e coerenti dipende la valutazione dell’agenzia che procede con due valutatori che leggono e attribuiscono il punteggio in maniera indipendente l’uno dall’altro.
Criteri di valutazione:
30 punti  per la rilevanza del progetto (una o più priorità orizzontali)
20 punti per la qualità del concetto e l’esecuzione
20 punti per la qualità del team di progetto e la cooperazione
30 punti per l’efficacia e la disseminazione.
Workshop: Narrazione di un’esperienza positiva e di una negativa.
Punto debole della nostra scuola rispetto alle scuole presenti alla luce della narrazione delle esperienze:
si dà poca rilevanza al progetto e alla disseminazione dei risultati. Per esempio tutte le scuole assegnatarie di fondi europei ricevono dalla propria agenzia nazionale un cartello con logo a testimonianza di una scuola che si muove in direzione dell’internazionalizzazione. (in Italia questo non succede) Nel caso di un progetto KA2 coinvolgere sempre le istituzioni locali, la stampa, far raccontare ad un genitore come ha vissuto l’esperienza , ai ragazzi in serate a tema.
IMPORTANTISSIMO il sito della scuola che deve dare visibilità al progetto in corso , ma anche alle esperienze pregresse. Questo deve essere costantemente aggiornato e strutturato in modo tale da essere facilmente fruito dall’utenza esterna.
Accanto al sito si possono usare altri canali quali Facebook, blogs, ecc. La cosa importante è che ci sia un accompagnamento costante con documentazione dei risultati acquisiti (durevolezza e sostenibilità del progetto)

16 agosto
Analisi del modulo di candidatura KA2. La parte finanziaria.
E’ importante lavorare in team con compiti ben divisi tra i partner. Dalla candidatura deve emergere chiaramente chi fa cosa e quando. Il coordinatore ha il compito della regia, ovvero si assicura che ciascun partner esegua i compiti assegnati. Per la distribuzione dei compiti è bene lasciare spazio di espressione alle singole scuole coinvolte in base ai singoli desideri. Normalmente è il paese coordinatore a seguire la parte finanziaria. E’ bene fare uno schizzo in cui si prevedono le mobilità, il numero dei partecipanti, le destinazioni, ecc. In caso di dubbio prima di consegnare il modulo , informarsi presso l’agenzia nazionale.
Pomeriggio:
Lavoro pratico ad un progetto di cooperazione multilaterale.
Italia Austria e Germania: Klange der Musik quer durch Europa.

17 agosto:
Aspetti interculturali: Quando si lavora con diverse nazioni è bene conoscere le differenze. Al riguardo sono utili diversi giochi. Esempi. Gioco di ruolo: una canzone; gioco due: interpretare una storia mimata (mette in evidenza come noi siamo indotti ad interpretare una situazione attraverso gli occhi della nostra cultura); gioco tre: formare due cerchi , il trainer dà indicazioni su come raccontare una storia in termini di prossemica e distanza fisica, poi si dà inizio al gioco. Interessante vedere le reazioni dei partner.




Question time: presento il nostro progetto GOA3L
esaminiamo il progetto valutato ma non approvato per cercare di capire dove intervenire in futuro e cosa non ha funzionato in questo
Serata interculturale:
Abbiamo fatto un viaggio attraverso le città tedesche, partendo dal nord e concludendo il viaggio con Vienna e Rimini. Abbiamo mangiato prodotti tipici, bevuto le loro specialità, abbiamo simulato il viaggio su un tram a Monaco con “alter Peter” un buffo autista bavarese che usando il suo dialetto strapazza i viaggiatori, abbiamo cantato Modugno e Celentano ed infine abbiamo ballato il Walzer viennese con tanto di lezione introduttiva.






18 agosto
Consultazione del sito nazionale tedesco relativo ai progetti europei kmk PAD (padagogische AustauschDienst) Altre possibilità di progetti interculturali. Europeans for peace.  Può essere tra due scuole, importante è che una di queste sia tedesca. Temi: confronto con la storia, azioni per i diritti umani, impegno per le vittime del nazionalsocialismo. Durata un anno.
Esempio di progetto: recupero di un cimitero ebraico in una cittadina lettone. (va bene anche come alternanza scuola lavoro) Gli studenti di Germania, Lettonia e Israele hanno fisicamente lavorato nel cimitero, estirpando erbacce dal  terreno e pulendo le tombe. Parallelamente al lavoro fisico si è proceduto ad una documentazione nella forma di una mostra mobile di pannelli (tutti i ragazzi coinvolti hanno sempre lavorato in gruppi misti ed hanno indossato una tuta con il logo del progetto)
Pomeriggio. Continuazione del progetto di partenariato.


19 agosto:
Ogni partecipante presenta i progetti in essere o quelli svolti nell’ambito europeo, presenta il sito della propria scuola con link al progetto e le varie fasi di documentazione.
Ogni gruppo di lavoro presenta lo schizzo del proprio progetto di partenariato.
Pomeriggio. Escursione a Guimares, prima capitale del Portogallo, serata di congedo con distribuzione degli attestati, ultimo gioco di ruolo: adesso siamo diventati una rete (gomitolo di lana)





20 agosto: partenza
Cosa mi porto a casa da questa intensa settimana di lavoro? La consapevolezza che in Europa ci sono tante scuole che si adoperano affinchè i propri studenti aprano la mente e si confrontino con realtà diverse dalle loro, che il futuro della scuola va nella direzione dell’internazionalizzazione, che gli scambi e gli incontri con studenti provenienti da paesi diversi è un’occasione importantissima di crescita personale, che imparare sul campo lascia un segno più profondo, che lo studio delle lingue abbatte le barriere, che la diversità è fonte di ricchezza, che senza il sostegno del dirigente si va poco lontano, che senza l’impegno della comunità educante non si inizia nulla!